ForumFree Answers

Perché l'essere umano tende ad illudersi che vi sia qualcosa dopo, oltre la morte?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Micia

    Group
    Administrator
    Posts
    38,387

    Status
    Offline
    Anzi, forse sarebbe meglio dire vuole, anziché tende... Cosa porta alcune, molte persone ad insistere su questa ipotesi, anche quando essa non ha rilevanza? Perché dovremmo preoccuparci del "dopo"? Non siamo forse solo materia, ed anche se qualcosa rimanesse, la nostra vita come "noi" non sarebbe comunque finita? Che senso ha preoccuparsi di quel dopo, dopo che probabilmente non c'è, o anche se ci fosse, non potrebbe più influire sul nostro passato? Non si può semplicemente vivere ogni giorno come fosse l'ultimo?

    Domanda riproposta (posta originariamente il 2013-06-28). Cosa ne pensate? Qual è il vostro pensiero riguardo quelle riflessioni e riguardo la morte, riguardo il desiderio di proseguire il proprio viaggio oltre essa, forse all'infinito? Cosa pensate della paura della morte? Cosa la causa?
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Miss Curiusità

    Group
    Administrator
    Posts
    7,345
    Location
    Palermo

    Status
    Offline
    per certi versi penso c'entri una qualche forma di narcisismo: la sola idea che il mondo possa continuare nonostante la nostra dipartita è qualcosa che in tanti sembrano non riuscire a digerire... l'idea di non esserci più, di non poter più influenzare la vita di chi ci ha conosciuto mentre eravamo in vita... be', penso che tante teorie sull'aldilà nascano proprio da qui: se dopo la morte c'è un aldilà e chi è vivo può interagire in questo aldilà a mezzo preghiere e simili per farmi stare meglio, allora perché non credere una cosa del genere? O.o
    d'altronde è un vantaggio pure per chi resta: almeno mi illudo che da qualche parte il mio caro defunto c'è ancora ed ha bisogno di me...

    poi c'è pure il fatto che pensare alla morte terrorizza la maggior parte delle persone, proprio perché non si sa cosa c'è dopo e se c'è un dopo... allora ecco fioccare una serie di teorie consolatorie e che provano a darti la forza nell'affrontare il grande passo... non è per cosa, ma per certi versi invidio chi crede, perché almeno ha la certezza che dopo la morte ci sarà qualcosa...

    in più ci sono pure religioni che con la scusa dell'aldilà provano ad importi un determinato tipo di condotta che in realtà è socialmente accettabile anche per chi non è credente, ma questo fa parte delle mille e uno opere di manipolazione delle varie religioni per tenere legati a sé i propri fedeli...
     
    Top
    .
  3. San cane
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (HachiHachi @ 21/4/2014, 21:30) 
    Anzi, forse sarebbe meglio dire vuole, anziché tende... Cosa porta alcune, molte persone ad insistere su questa ipotesi, anche quando essa non ha rilevanza? Perché dovremmo preoccuparci del "dopo"? Non siamo forse solo materia, ed anche se qualcosa rimanesse, la nostra vita come "noi" non sarebbe comunque finita? Che senso ha preoccuparsi di quel dopo, dopo che probabilmente non c'è, o anche se ci fosse, non potrebbe più influire sul nostro passato? Non si può semplicemente vivere ogni giorno come fosse l'ultimo?

    Domanda riproposta (posta originariamente il 2013-06-28). Cosa ne pensate? Qual è il vostro pensiero riguardo quelle riflessioni e riguardo la morte, riguardo il desiderio di proseguire il proprio viaggio oltre essa, forse all'infinito? Cosa pensate della paura della morte? Cosa la causa?

    Non ha rilevanza? Non penso proprio. ;) Quel che succede dopo la morte non è separato da ciò che ci circonda, ne è parte. Venire a conoscenza di meccanismi non facenti parte del visibile di tale importanza potrebbe cambiare drasticamente il nostro modo di percepire realtà.

    Abbiamo da sempre insistito in quanto creature dotate di intelletto. E questa condizione ci porta a chiederci il senso di "tutto questo". Perché anche se sappiamo manipolare, non comprendiamo l'origine del manipolato.

    Siamo solo materia? ...e cos'è la materia? eheh. Se non sai rispondere ti rispondo io: "Chi lo sa!"

    Supponiamo che io muoio, ma rimango "vivo" nel luogo di morte senza avere alcuna possibilità di interazione col mondo circostante, non posso interagire con nulla, ma "vivo"... perché scartare questa ipotesi?

    Chi si preoccupa del "dopo", lo fa perché non sa cosa ci sia in quel "dopo". Se fossimo sicuri al 100% che la "festa è finita", nessuno se ne preoccuperebbe! Un organismo intelligente si preoccupa dell'esito di ciò che non può conoscere, non di quello conosciuto. Se tu sai che passerai comunque l'esame, ti preoccuperesti ugualmente del suo esito? ^_^

    Vivere ogni giorno come fosse l'ultimo? A quel punto vorrei vivere quel giorno come se non fosse l'ultimo. ;).
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    3,371

    Status
    Offline
    e' molto difficile rispondere ad una domanda come questa, per chi come me ha delle idee forse un po' particolari su tante cose. ho letto anche tutte le risposte della domanda che avevi fatto su answers, e devo dire che c'e' troppo un discorso unico di tipo religioso legato al credere e non credere ad una vita dopo la vita. gia' quello della religione e' un discorso molto complesso, ma per quanto riguarda il mio modo di pensare, questo e' anche solo la punta di un iceberg.

    nel senso che non credo nel discorso di noi che come peccatori o buoni cristiani possiamo avere una vita differente dopo la morte, se cosi possiamo dire. invece sono molto piu' combattuto da sempre sul discorso se possano esistere Dio, Gesu', e tutte queste cose. pero' le ritengo comunque cose e situazioni in ogni caso da distinguere rispetto a noi comuni mortali, mettiamola cosi. pero' come dicevo non si ferma tutto qui il ragionamento, anzi, qui forse inizia anche la parte piu' incomprensibile.

    infatti io credo fortemente invece nell'esistenza di persone defunte che riescono a comunicare attraverso varie forme, e credo anche in altre cose. adesso e' gia' difficile dire ed ammettere queste di cose, perche' sinceramente mi ritengo una persona che nel modo di ragionare e riflettere cerco comunque sempre di metterci della razionalita', ma forse proprio per questo, io non credo che l'irrazionalita' sia per forza irrazionalita', ma forse una forma di razionalita' che noi non riusciamo a rendere tale, perche' abbiamo difficolta' a farlo, oppure perche' abbiamo dei limiti che ci impediscono di farlo. prova ne e' che una persona un po' superficiale nel suo modo di ascoltare e comprendere le cose, ha difficolta' a pensare come razionali anche le stesse cose razionali che richiedono solo un minimo in piu' di attenzione nella valutazione e nel giudicarle. allo stesso modo io penso che una persona anche molto razionale, possa considerare irrazionali cose che non riesce a comprendere, ma che non per questo debbano essere irrazionali veramente.

    ho detto tutto questo per dare una spiegazione, una motivazione al perche' credo in certe cose, non penso pero' per illusione o volerlo fare, perche' come vedi non e' che mi da o toglie qualcosa questo modo di pensare. infatti anche nel rispondere alla domanda successiva che hai fatto, sul perche' dovremmo preoccuparci del dopo, e' veramente una delle cose che meno mi importa. cosa fa paura della morte? secondo me il lasciare in sospeso qualcosa, nel bene e nel male. se uno vive bene e tutto, ha paura di perdere tutto questo. se uno vive male, anche nel conflitto tra liberarsi di tutto questo e il non farlo, e' l'avere troppe cose di cui non si sa la risposta che tiene viva la voglia di sapere, di capire, e cosi di poter reagire appena le cose si saranno un attimo allentate. la voglia di dimostrare qualcosa a se stessi, in un momento in cui anche gli altri possono fare la loro parte per creare quell'allentamento e quel capire che serve proprio per avere una maggiore possibilita' di reagire.
     
    Top
    .
  5. rocco b.
     
    .

    User deleted


    Ciao,

    prova ad immaginare, se un giorno fossimo certi che dopo la morte esisterebbe il NULLA ! Oppure prova ad immaginare, se un giorno si presentassero gli Alieni, qualsiasi religione monoteista, perderebbero significato e risulterebbero solo storielle per un popolo della Terra. Cosa accadrebbe, secondo te ? Che CI SCANNEREMMO PER STRADA COME CANI !

    Forse, le storielle di ogni religione, sono un FRENO, una specie di TIMORE inculcato negli uomini, in modo da vivere in pace, IN NOME DI UN VITA ULTRATERRENA e un GIUDIZIO UNIVERSALE per il comportamento tenuto in vita.

    All' uomo è sempre piaciuto credere che " qualcosa " di lui continuasse ad esistere dopo la morte del corpo, in modo da annullare la sua " fine " con una sopravvivenza. La morte definitiva, verrebbe in questo modo esclusa e la stessa morte sarebbe accettata con meno dolore. Questo è l' insegnamento di ogni religione : la vita dopo la morte.

    Anche a riguardo della interpretazione dei sogni, l' uomo sin dai tempi antichissimi, non era interessato a ciò che sarebbe accaduto, ma COME DIFENDERSI, NEL CASO SAREBBE ACCADUTO L' EVENTO DEL SOGNO PREMONITORE.

    ti saliuto rocco b.
     
    Top
    .
  6. Hiram_Abif
     
    .

    User deleted


    Il culto della morte è antico, e radicato in tutte le culture del mondo fin dalla preistoria. Il fatto di credere in un aldilà, deriva dalla necessità dell'essere umano di giustificare ogni cosa, in virtù del fatto che l'uomo, avendo delle capacità cognitive differente dagli animali, non si può dare pace nel pensiero che, una volta morti, non ci sia un qualcosa che ci attende al di là della vita. Sulla base di questo pensiero, sono state fondate le religioni - definite superstizione da Cicerone, ed infatti il termine deriva dal latino, superstitionem, composto da sùper (sopra) e stàtio (stato), sulla base di "stàre" o "sìstere", indicando coloro che insistentemente si rivolgevano alla divinità con preghiere, voti e sacrifici, affinché serbassero i loro figli "superstiti" (cioé sani e salvi). Da qui il termine, come espressione di atteggiamento di pavido uso del soprannaturale con lo scopo di scamparla, anche in presenza e dopo la morte - che fanno presa, in particolare, sulla "paura" della morte, ossia su quel vizio capitale, la paura, che è stato escluso dall'elenco dei vizi perchè "fondamentale" per l'indottrinamento. Per un ateo il tuo discorso è più che accettabile, perchè un ateo, pur essendo un essere morale, ritiene che sia necessario cercare di vivere il meglio possibile su questa terra, in questa vita, ribellandosi, se necessario, a chi, al contrario, cerca di rendere questa vita comodo per sé stesso, ma scomodo, quando addirittura infernale, per il resto del genere umano. Per un credente, invece, abituato a subire supinamente le regole imposte dalla classe sacerdotale e, quindi, dal potere in genere, diventa del tutto inaccettabile sottrarsi a certe regole che, secondo la classe sacerdotale, sono imposte dalla divinità, anche se queste implicano ingiustizia e prevaricazione, oppure costringono al martirio. La base del tutto, quindi, è la paura di quello che può accadere nel lontano futuro, paura spesso alimentata dalla religione stessa, ed è per questo che la considero sospetta. Facciamo un esempio per chiarire il tutto, aderente al modo che hanno di pensare alcune categorie umane che sono, di sicuro, interessate a gestire i rapporti umani secondo un fine egoistico e non altruistico: supponiamo che un uomo soffra, per motivi di stress, di una infiammazione al colon (l'esempio farà sorridere, ma calza a pennello con quanto scritto in precedenza, e non solo, perché si rifà ad una cosa realmente accaduta ...), e questo gli causa problemi intestinali e digestivi ... La cura, sufficiente a risolvere il problema, sta in una alimentazione sana, a basso costo, e nell'utilizzo di un antinfiammatorio. Nel giro di pochi giorni, con questo tipo di soluzione, il problema può rientrare, ma ... il medico in questione ha interessi con una casa farmaceutica che, in cambio di favori, viaggi, premi e molto altro, ha interesse a spingere la vendita di un prodotto che non solo non serve a curare quella patologia, colon irritato, ma spesso causa effetti collaterali disastrosi per chi fa uso del farmaco. Il medico, in modo antietico, piuttosto che dare la cura giusta, spinge il soggetto malato ad ingerire il farmaco sbagliato, peggiorandone lo stato di salute, al punto che la malattia diventa cronica ... Questo è quello che capita con le religioni: ogni essere umano ha diritto di essere felice e sicuro su questa terra, in questa vita, ma ai religiosi non importa nulla di questa semplice regola, perché quello che interessa a questi é il potere terreno, la ricchezza, ed una massa di gente che sia sottomessa al potere, anche se questo é iniquo ed ingiusto. Ed ecco che con la medicina della paura dell'aldilà, medicina che non serve a nulla, e non cura nessun male, anzi, ha effetti collaterali spaventosi, impone una letargia riguardo ai problemi reali che si presentano nella vita di ogni essere, ossia quelli relativi alla propria salute e felicità, qui, adesso, su questa terra. E' evidente che una ribelione nei confronti della divinità, non significa tanto offendere la divinità stessa che, se buona e padre dell'umanità, non può che essere d'accordo sul principio che l'essere umano deve essere felice in questa vita, quanto disconescere il potere della classe sacerdotale che si è autoproclamata unica intermediara tra l'umanità e la divinità stessa, e chiunque si appoggia e si avvale di questa casta per esercitare il proprio potere e vivere in modo agiato e privilegiato rispetto la massa. Ecco il motivo per cui la gente non riesce a godersi questa vita, almeno la maggior parte: perché ha paura ed é indottrinata da persone egoiste e malvagie, che si chiamano religiosi e che sono il cuscinetto tra le masse ed i potenti del mondo.

    Edited by Hiram_Abif - 22/4/2014, 21:14
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Micia

    Group
    Administrator
    Posts
    38,387

    Status
    Offline
    Ti do il benvenuto Hiram_Abif, ma ti invito a correggere il testo da te pubblicato per facilitarne la lettura, dato che non compaiono correttamente le lettere accentate, inoltre noto che ci sono diversi simboli con la "c" di copyright, pertanto se hai prelevato quel testo da qualche altro luogo e non è opera tua ti invito a citare la fonte o le fonti. Ti invito anche ad usare sempre toni pacati quando intervieni, poiché potresti incrociare persone particolarmente sensibili ed inclini ad offendersi facilmente.
     
    Top
    .
  8. U d U
     
    .

    User deleted


    Non credo che tutti gli esseri umani vogliano che ci sia un'altra vita.Tu parli di illusione,ma non possiamo sapere se è illusione o realtà.Chi desidera un'altra vita probabilmente ne ha una brutta adesso.Cmq la religione è un ottimo aiuto per vivere,perchè non si può vivere solo di realtà.La realta è tragica.Per questo invidio i credenti.
     
    Top
    .
  9. Hiram_Abif
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (HachiHachi @ 22/4/2014, 16:12) 
    Ti do il benvenuto Hiram_Abif, ma ti invito a correggere il testo da te pubblicato per facilitarne la lettura, dato che non compaiono correttamente le lettere accentate, inoltre noto che ci sono diversi simboli con la "c" di copyright, pertanto se hai prelevato quel testo da qualche altro luogo e non è opera tua ti invito a citare la fonte o le fonti. Ti invito anche ad usare sempre toni pacati quando intervieni, poiché potresti incrociare persone particolarmente sensibili ed inclini ad offendersi facilmente.

    Grazie del benvenuto. No, quanto scritto non è frutto di interpretazioni raccolte dal web, quanto il mio pensiero al riguardo ... Il problema relativo ai caratteri speciali comparsi nel testo, penso dipendano dal tipo di browser utilizzato dal sottoscritto, ossia firefox. Nel momento in cui scrivo, vedo i caratteri accentati così come sono nella realtà, ma una volta inserito il testo, vengono modificati. Può essere che il forum sia stato impostato per funzionare bene su altri browser, non firefox, oppure che il programmatore abbia utilizzato lui stesso un MAC ...
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Miss Curiusità

    Group
    Administrator
    Posts
    7,345
    Location
    Palermo

    Status
    Offline
    direi di no: sia io che HachiHachi usiamo firefox e il messaggio che hai appena inviato non ha caratteri speciali...
     
    Top
    .
  11. Hiram_Abif
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Liuna Curiusa @ 22/4/2014, 21:09) 
    direi di no: sia io che HachiHachi usiamo firefox e il messaggio che hai appena inviato non ha caratteri speciali...

    Cambiato browser e corretto tutto rm_frog
     
    Top
    .
  12. Giovanna Domenica
     
    .

    User deleted


    Sai HachiHachi, perché è bello credere che la morte non metta davvero fine a tutto. Alla fin fine, siamo così morbosamente abituati a questa vita, che lasciarla sarebbe un qualcosa di fortissimo e tremendo, io credo che in punto di morte si stia MALISSIMO, proprio perché prima di nascere non c'eravamo e non lo notavamo, ma magari dopo la morte si potrebbe pensare di essere ancora coscienti della propria non-esistenza, in quanto l'abitudine del vivere quotidiano sia un legame che niente può spezzare. Effettivamente la scienza ha spiegato praticamente tutto, però gli esseri umani possono essere stati davvero così in gamba da aver capito tutto di questo Universo? Io non credo!
     
    Top
    .
  13. Shine1
     
    .

    User deleted


    Illudersi è meglio. Pensare che ce ne andremo per non tornare è orribile, così ci industriamo per trovare modi per non credere ciò che è brutto credere.
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    chi di speranza vive... disperato muore.

    Group
    Member
    Posts
    341,285

    Status
    Anonymous
    Perchè è più comodo pensarla così, e poi è tipico degli umani illudersi.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Micia

    Group
    Administrator
    Posts
    38,387

    Status
    Offline
    Grazie a tutti per le risposte e per le opinioni, vorreste spiegare come siete arrivati alle rispettive conclusioni o supposizioni? Cosa pensate della morte in generale e come la spieghereste a qualcuno che ignora cosa sia? Per chi non lo ha specificato: ritenete che sia utile credere in qualcosa dopo la morte, credere che vi sia un qualche luogo dopo la morte o che in qualche modo qui o altrove la "vita" continui per i morti?
     
    Top
    .
25 replies since 21/4/2014, 20:30   502 views
  Share  
.