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Giorgio Frabetti.
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Credo che una caratteristica dominante del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (in via di dimissioni) sia la voglia di calcare continuamente la ribalta, di avere l'attenzione dei media. Se c'è una caratteristica di Re Giorgio è l'insofferenza dell'anonimato, il bisogno di lanciare messaggi, di lasciare un'impronta.
Ma è stato un Presidente di rottura? La sua Presidenza ha davvero segnato una forzatura del dettato costituzionale, come sostengono alcuni? O piuttosto è stato un Presidente di vecchia formazione, che ha continuato a ragionare con schemi di equilibri Polti da Prima Repubblica? Ha davvero favorito le forzature pro - Berlusconi come Leo accusa Travaglio nel suo "Viva il Re", mettendo i bastoni tra Lei e ruote a Prodi (di questo lo ha accusato Padoa Schioppa e compagna, Barbara Spinelli), mostrando un'eccessiva disinvoltura nell'avvalersi delle prerogative di nomina dei premier, nominando i "preferiti" Letta, ma soprattutto Monti? Quale, secondo voi in sintesi, il bilancio di questo "novennato" presidenziale di Re Giorgio? Grato di sentire il Vs parere. Buona serata. GiorgioInviato dal mio Galaxy Tab 4 7" tramite ForumFree App
Edited by Giorgio Frabetti - 5/1/2015, 00:21
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Salve signor giorgio le chiedo di scrivere il titolo in minuscolo, perchè sennò significa che lei sta gridando. Comunque è stato un presidente che non ha fatto nulla per migliorare la situazione in Italia, per tutto il suo mandato ha chiesto solo sacrifici agli italiani e basta ma non vere soluzioni quindi il prossimo presidente per me deve essere del movimento 5 stelle. . -
Giorgio Frabetti.
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Grazie. Adesso mi adeguo, scusi. Mi rendo conto che l'argomento Napolitano si presta a polemiche, ma vietare il maiuscolo in un titolo mi pare eccessivo, se permette. Il maiuscolo nel titolo è uso tipografico corrente, e non equivale assolutamente a grido. Io mi adeguo, ma per favore evitiamo di applicare le regole del forum ignorando le più elementari consuetudini dello scrivere. Inviato dal mio Galaxy Tab 4 7" tramite ForumFree App
Senta, io non riesco a modificare il maiuscolo del titolo. Se volete, se da fastidio, cancello direttamente la discussione, facciamo così?Inviato dal mio Galaxy Tab 4 7" tramite ForumFree App
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Ho provveduto a modificare il titolo trasformandolo in caratteri minuscoli. Anche se non sembra, leggere un testo in maiuscolo può risultare fastidioso e scrivere messaggi in maiuscolo equivale ad urlare secondo la netiquette. Per evidenziare frasi ritenute rilevanti o i titoli esiste il grassetto, inoltre i titoli delle discussioni risultano già in rilievo rispetto al testo. 
Per quanto riguarda la domanda su Napolitano, non m'interesso di politica, ma mi sembra che non sia diverso da un qualunque altro politico medio, alla fine è stato lì a scaldare il posto e questa sembra essere un'opinione condivisa da molti. Ha pensato ai suoi interessi di politico, non a quelli del popolo, proprio come fa il politico medio italiano. Ha avuto certamente un ruolo nella caduta di Berlusconi e nel mantenimento di governi incostituzionali, non eletti dal popolo, che non hanno fatto gli interessi del popolo, ma non è l'unico responsabile. Il bilancio? Personalmente penso sia totalmente negativo, ma per il politico medio italiano sarà certamente molto positivo.. -
Giorgio Frabetti.
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Grazie dell'intervento sul titolo. Adesso mi leggo i primi interventi poi rispondo. Grazie ancora Inviato dal mio Galaxy Tab 4 7" tramite ForumFree App
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Giorgio Frabetti.
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Mauro Barberis nel suo blog di "micromega" scrive: "Se ne va l’uomo che ha cambiato, forse definitivamente, il ruolo stesso di Presidente della Repubblica: mai più semplice notaio costituzionale, ma da oggi attore politico decisivo".
Certo protagonismo presidenziale, al limite del decisionismo, non è nuovo nell'esperienza repubblicana: a parte i macroscopici casi di Gronchi, delle esternazioni di Cossiga, troviamo il precedente Scalfaro, che si trovò a "supplire" di fatto ai partiti nell'anno terribile 1993, con i paritit falcidiati da Tangentopoli e l'Italia sotto il ricatto delle bombe di mafia a Roma, Firenze, Milano. Ma anche la Presidenza Pertini contiene fasi di "decisionismo" e di elevata discrezionalità politica: solo che pensiamo alla travagliata formazione del I Governo Cossiga (ambigua e compromissoria maggioranza centrista DC-PSDI-PLI con l'astensione critica del PSI craxiano) e del I Governo Spadolini nel giugno 1981, in pieno infuriare dello scandalo P2. Ormai, la Costituzione ci ha insegnato che il Presidente della Repubblica può essere questo.
Napolitano, in questo senso, non costituisce certo l'eccezione.
Non costituisce l'eccezione, anche perchè il "decisionismo presidenziale" non è mai stato frutto di autonome scelte del Quirinale, ma frutto della convenienza e del tacito accordo con i partiti: chiamati a decisioni difficili e impopolari, spesso i partiti si sono coperti dietro al "Capo dello Stato". Gli esempi sono molteplici: per esempio, molti monocolori DC degli anni '50 (Zoli, ma anche Segni e Tambroni) che si trovarono l'appoggio della destra missina e monarchica fu per il decisivo sostegno di Gronchi, se restarono in piedi: la Segreteria DC, per non perdere "del tutto la faccia", preferiva "scaricare" il problema al Quirinale, salvo poi concionare di "invadenza" del Capo dello Stato. Così è stato, non lo neghiamo, con Napolitano; anzi, questo è stato in gran parte il rapporto Napolitano-PD bersaniano. Il PD non volevala guerra in Libia nel 2011, ma l'appoggio del Quirinale coprì un sostegno parlamentare che mai apertamente il PD avrebbe dato senza "perdere la faccia" (ricordiamo eravamo nel pieno infuriare del "caso Ruby"). Il PD, in piena tempesta finanziaria 2011, non avrebbe certo voluto andare al Governo; ecco, allora, che si coprì dietro Napolitano e la formula del "Governo Tecnico" (di fatto, del Presidente). Si è arrivati, addirittura, al paradosso secondo il quale il PD, dilaniato dalle lotte intestine per le elezioni presidenziali 2013, ha chiesto a Napolitano la riconferma (fatto senza precedenti!) per togliere le castagne dal fuoco ad un partito, incapace di prendere una decisione di così grande rilievo istituzionale.
E' evidente, poi, che, nel "meccano istituzionale" in cui consiste la Presidenza della Repubblica italiana, il "giochino" può sfuggire di mano: Napolitano, complice forse l'età, ha ecceduto, e, alla fine, ha delegittimato l'istituzione (che è pur sempre sentita come "garanzia", almeno fin quando ci sarà QUESTA Costituzione). E oggi, signorilmente, tira le conseguenze, dimettendosi. Scusate la lunghezza, ma lo esigeva la complessità dell'argomento.Inviato dal mio Galaxy Tab 4 7" tramite ForumFree App
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I partiti non dovrebbero comandare i vari presidenti della repubblica come tu hai voluto spiegare, ci vuole come dice Grillo un preseidente che sta fuori dalla politica. . -
Giorgio Frabetti.
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Hai ragione, Pegasus. Ma io credo che la vicenda Napolitano si iscriva a pieno titolo nell'ambiguita' irrisolta insita nel ruolo, nei poteri e nelle funzioni che la Costituzione ritaglia per il Capo dello Stato. Ho trovato una pagina del filosofo - critico Benjamin dedicata al mitologico Dio Saturno. Ecco, mi viene da dire che la Presidenza della Repubblica in Italia è un'istituzione nata sotto l'influsso di Saturno. Ecco il passaggio di Benjamin, con relativa parafrasi.Saturno (nelle parole di Benjamin) "è il dio che si mostra nei tratti opposti della sua personale sorte: signore e sovrano assoluto dell'età dell'oro (la Presidenza ha in sé le vestigia del tempo del Re), ma condannato ad essere scalzato dal trono (il presidente regna ma non governa, non è responsabile dei suoi atti, che vanno di norma controfirmato dal Ministro competente). Padre e generatore di abbondante prole, ma destinato ad essere evirato e quindi a diventare sterile (il Presidente è titolare formale di tutto i poteri, ma ne è contemporaneamente privato, ché il loro concreto esercizio spetta ad altri). Saturno è il pianeta più lontano, più vecchio, più lento nel suo cammino ... ma proprio perché il primo e più alto dei pianeti è anche quello capace di donare ... migliori profondità di pensiero ed elevato distacco dalle cose terrene... Contemporaneamente, però, a questo volto di antica e saggia entità, egli può rivelarsi un malefico demone.
E di Presidenti saturnini ne abbiamo avuti: Cossiga in primis, ma anche Napolitano ... che, come Crono, è passato sopra il responso degli elettori del 24-25 febbraio 2013, come a strozzato nella culla, sul nascere come Saturno, una possibile e alternativa classe dirigente (i 5 stelle). Non convenire sull'analogia?Inviato dal mio Galaxy Tab 4 7" tramite ForumFree App
Edited by Giorgio Frabetti - 6/1/2015, 17:56. -
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Si molto simile, abbiamo avuto presidenti molto lontani dal popolo li paragono al ex pianeta nono del sistema solare Plutone vista la loro lontananza dal popolo, serve o una persona dei 5 stelle oppure qualcuno che non lavora in politica. . -
pasticcino23.
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per me è stato del tutto insignificante e poteva esserci chiunque al suo posto e non sarebbe cambiato niente . -
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Anche questo Mattarella bla bla e non fa nulla. .
Giorgio Napolitano, il presidente mattatore: quale bilancio di questi nove anni al quirinale? |
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