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Qual è il ruolo dell'agricoltura nella società umana?

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    Micia

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    Ha un ruolo? O.o
     
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    Nubbio x Sempre

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    Singolare domanda, risposta che mi salta in mente : che ne pensi di un bel piatto di spaghetti?

    La materia prima viene "prodotta" tramite metodi agricoli, agricoltura appunto ... dato che non credo la domanda oziosa, sorge necessariamente capirne il senso.

    Troppo scontato è dire che l'agricoltura è un fondamentale metodo per la manipolazione dell'ambiente sviluppato dall'umanità per avere maggior quantità di cibo a disposizione ... non l'avessimo sviluppata certamente il mondo sarebbe meno affollato.

    Parte O.T.
    Colgo l'occasione per salutare Te e questo Forum, sono stato incuriosito da una Tua frase scritta in Forum Verde (su possibili Tuoi interventi nella sezione informatica) e son venuto a vedere (sono uno degli "stranieri" che Ti ha letto il profilo :D ) ed ho guardato un po' di contenuti qui presenti.
     
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    E essenziale per la sopravivvenza dell'uomo.
     
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    Quando avrò finito il mio tempo su questa Terra, continuerò a respirare nei ricordi dell' Universo.

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    L'agricoltura è stata, probabilmente, una delle attività che ha modificato in modo più radicale l'assetto della società umana poichè ha segnato la fine del nomadismo e l'inizio della sedentarietà. Gli uomini, che anticamente si accontentavano di raccogliere e cacciare, hanno iniziato a coltivare la terra e poi, per naturale estensione, ad allevare gli animali. Con un balzo temporale in avanti, i prodotti agricoli erano la "moneta" con la quale la maggiorparte della gente poteva comprare utensili o simili attraverso i baratti. Inoltre dall'agricoltura, nel periodo medievale (che vuol dire poco ma ci intendiamo) si potevano prelevare tasse (decime) senza che il contadino potesse nascondere nulla perchè il campo era lì, non è che spariva, e quindi era molto incentivata dai feudatari. Inoltre l'agricoltura ha consentito anche di bonificare alcune aree invivibili ed inutilizzate. La nostra intera società parte dall'agricoltura, e l'agricoltura stessa rappresenta uno dei limiti maggiori all'aumento della popolazione. La terra coltivabile non è infinita e se il fabbisogno della popolazione supera la produttività dell'agricoltura...beh le conseguenze sono ovvie. Naturalmente bisognerebbe mettere in gioco altri contributi sia alimentari che di altra natura, ma il principio non cambia. Ovviamente ad oggi, come qualunque altra cosa, è stata esasperata al punto che stiamo cercando di coltivare tutto ed ovunque senza curarci dei cicli biologici del pianeta...ma questa è un'altra storia :)
     
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    Micia

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    Grazie a tutti, soprattutto a § Hedon § per la risposta molto completa, sono molto soddisfatta delle risposte ottenute, ma se qualcuno ha altre informazioni sul ruolo che ha avuto e che ha l'agricoltura nella nostra società, sono sempre gradite. ^^
     
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    Nubbio x Sempre

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    Di tipo storico, politico, economico o sociale? ... la wikipedia ha molto di tali argomenti.

    Da parte mia una segnalazione di tipo conomico-sociale, la proporrei : Colombia, accordo pro Ogm con gli Usa: semi “fuori legge”, rivolta dei campesinos


    Di un po' di tempo fa. Non la commento, l'ho già fatto altrove, la lascio a Voi ed alle Vostre considerazioni.
     
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    Micia

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    Si parlava di ruolo nella società, vedi tu, per quanto riguarda il ruolo attuale, direi che quasi tutti i contesti citati c'entrano in modo più o meno diretto... Soprattutto gli ultimi due... In linea generale, c'entrano proprio tutti. La domanda è di proposito generica e gli articoli riguardo l'agricoltura sono sempre graditi. ^^ Ogni informazione in più è ben accetta, soprattutto se viene da una fonte attendibile.
     
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  8. Aliona Milani
     
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    credo fare vivere tutti con il cibo e dare da mangiare agli animali che mangiamo per farli crescere e mangiare la carne e il latte e le uova
     
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  9. gioele1991
     
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    da da mangiare a esseri umani e agli animali da compagnia e di allevamento e da alcune piante vengono creati vestiti e altri oggetti
     
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  10. Kira ¿
     
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    L’ agricoltura naque come osservazione e studio timido delle piante selvatiche, iniziò come semplice premere qualche seme più in basso o raggruppare i semi in modo del tutto sperimentale.
    Con sorpresa gli effetti seppur casuali non tardarono a venire e nel giro di circa un millennio, comunque un processo estremamente graduale se si pensa che dalla scoperta dell’ agricoltura al suo completo sviluppo questi uomini rimasero predominantemente cacciatori-riccoglitori, l ‘ agricoltura divenne il più grande successo degli esseri umani sulla natura, un potente strumento che permetteva di controllare, gestire e produrre a volontà cibo per tutti.

    L’ agricoltura cambiò radicalmente la visione stessa che l’ uomo aveva di sè stesso e del mondo naturale. Da semplice parte di esso , inizio a sentirsi inorgoglito dal potere che egli stesso aveva nel dominare la semina, la raccolta e la selezione delle piante migliori. Adesso vi era cibo in abbondanza per tutti e senza dubbio da questa abbondanza iniziò il boom demografico dell’ umanità. La capacità di procurarsi il cibo in modo sicuro, semplice ed intelligente favorì l’ ampliamento dei villaggi stanziali e l’ aumento vertiginoso delle natalità e del numero totale della popolazione. Le case venivano costruite in pietra e venivano ammassate una sulle altre, senza spazi pubblici, senza igiene i rifiuti della vita quotidiana venivano messi fuori dalla porta di casa.

    Lentamente, iniziarono a comparire alcuni animali all’ interno dei villaggi , che non venivano utilizzati a scopo di macellazione e che comunque ancora non rappresentavano tentativi di addomesticamento nè allevamento. Vivevano con gli uomini forse per il latte ma di questo non ne siamo sicuri. Quello di cui siamo certi è che l’ allevamento di animali in senso moderno, non comparve sennon dopo molti secoli dopo l’ avvento dell’ agricoltura. Dagli scheletri rinvenuti, scopriamo che l’ allevamento di animali fù possibile solo dopo che la costrizione forzata di alcuni esemplari nei secoli, dette come risultato un’ evoluzione morfologica che aiutò di gran lunga poi l’ utilizzo di questi animali per l’ allevamento vero e proprio.

    I villaggi umani stanziali adesso sono sempre più abitati, popolati e complessi. L’ agricoltura e l’ allevamento hanno portato gli esseri umani ad un nuovo stato esistenziale fatto di potere sulla natura, di autostima, di ottimismo e pianificazione del futuro. In particolare a testimonianza di ciò, l’ invenzione e l’ utilizzo dell’ argilla come materiale per costruire piatti, recipienti, serbatoi, conserve etc.., furono fondamentali per il completo sviluppo della società agricola di allora, in quanto la conservazione dei semi, degli alimenti, dei raccolti e non dimentichiamo l’ acqua, portò all’ affrancamento da instabilità, incertezza del domani. L’uomo prevedeva, pianificava ed organizzava il futuro.

    L’ allevamento, l’ agricoltura ed i beni che ne derivavano, diedero inizio a qualcosa di completamente nuovo nella società umana, ovvero la proprietà privata. Fino ad allora tutto era di tutti, le case erano tutte uguali a testimonianza che non vi fossero lussi e priviliegi per nessuno; anzi lo stesso concetto di privilegio era un taboo. Adesso con tanto bestiame, terreni, prodotti della terra, carne, utensili, ceramiche etc., da possedere, gli individui iniziano contese e dispute su chi possieda quanto e cosa. In effetti furono questi i pretesti per la creazione di una sorta di comitato di saggi che giudicasse e risolvesse le questioni del villaggio. Aumentando la popolazione che viveva aggruppata, concetto assolutamente nuovo visto che nel passato da nomadi gli uomini che avevano dispute semplicemente prendevano strade diverse, gli esseri umani dovettero imparare a gestire le crisi, i conflitti e le dispute. Beni che prima non esistevano dovevano adesso venire organizzati e posseduti. Bel problema…

    Pian piano il leader del comitato di anziani, si trasformò in un reuccio del grande villaggio, utilizzando la religione come pretesto ed iniziando a controllare il commercio e le attività agricole, sociali ed economiche. Come conseguenza, questi reucci iniziarono il prelievo di alcune risorse per loro ed il loro “stato” elitario-aristocratico. In ogni caso la violenza ad uso interno veniva esclusa a priori in questo tipo di società e gli individui versavano questi tributi in modo pressoché spontaneo, convinti del fine religioso.

    I cambiamenti fondametali nell’ organizzazione sociale dell’ epoca avvenirono in seguito all’ invenzione più temibile e straordinaria: il bronzo. Nato come casuale miscuglio tra rame e stagnio, abbiamo di fronte la prima lega metallica della storia dell’ uomo.
    Il bronzo più forte e resistente di qualsiasi cosa allora conosciuta, divenne presto la prima arma di distruzione di massa creata dall’ uomo. I reucci iniziarono a capirne l’ importanza e commissionarono ai fabbri stampe per coltelli, asce, spade ed armature… Nascevano i primi eserciti armati.

    Il re forte di questa predominante forza su tutti gli altri uomini, iniziò a costruirsi palazzi immensi, ad accaparrarsi della maggior parte delle risorse comuni e ad utilizzare la forza delle proprie guardie armate per riscuotere tributi ed imporre la sua giustizia. La sua origine era divina, ne è prova il distacco dei palazzi del re dalle abitazioni del popolo. Inizia il lavoro dipendente, cosa totalmente nuova se si pensa che fino a quei tempi ogni essere umano lavorava per sé stesso e la propria famiglia, conservando e possedendo il frutto del proprio lavoro. Adesso invece il lavoro dipendente è frutto della proprietà privata da parte di alcuni sempre più potenti e ricchi. Una parte della popolazione vive in stato di semi schiavitù. Il commercio si fà florido, ed i villaggi ormai vasti e complessi, sono ormai delle vere e proprie città. I commercianti viaggiano anche da molto lontano per scambiare mercanzie, grano, carne, materiali etc.. tra una città e l’ altra.

    I re per governare tranquillamente si auto investono di quell’ alone di religiosità, nominandosi Dei in terra e creando pitture e raffigurazioni di se stessi e di altri temi religiosi nelle varie mura della città.La sottrazione sistematica delle risorse comuni da parte di questi Re, porta alla creazione graduale della contabilità e dell’ apparato burocratico.

    Creazione di immensa importanza per il futuro della specie umana è la scrittura, che fa la sua comparsa proprio come conseguenza della burocrazia e della contabilità di palazzo, per cui nascono i primi segni cuneiformi ed i primi scriba, incaricati del sapere e dell’ utilizzo della scrittura ai fini contabili.
    Ovviamente bisognerà aspettare parecchio tempo ancora affinchè la scrittura fonetica faccia la sua comparsa, ma la base del più grande strumento di comunicazione ed immagazzinamento delle informazioni e della conoscenza è stata gettata.

    Un nuovo modello di business, uno dei più remunerativi, tuttora attualissimo, che viene iniziato per la prima volta nella storia dell’ uomo è la guerra. Eserciti armati dalle città più ricche e potenti vengono condotti nei territori ancora rurali e nelle città e villaggi minori, saccheggiando, uccidendo, devastando. I primi bagni di sangue della storia, eseguiti per il dominio, per accaparrarsi le risorse migliori, per la ricchezza.
    Constatiamo dunque che il passaggio fondamentale dalla società nomade di cacciatori-raccoglitori a quella di agricoltori-allevatori stanziali è che il potere passa dalle mani de più forte ed adatto fisicamente a quello più ricco.

    Il potere è nelle mani dei signori, che si accresce continuamente a discapito della gente comune.
    Ovviamente questi fenomeni narrati sono avvenuti con gradualità e fin qui è stata raccontata la storia dell’ uomo dal 12000 a.c. fino al 4000 a.c. ; quello che poi dovrà venire sono le grandi civiltà egizie, greche e romane… Da qui ufficialmente inizia la “civiltà”, con la sua scrittura, con i suoi commerci, con la sua cultura, con le sue arti raffigurate su ogni ceramica del tempo, con i suoi agglomerati urbani fino a 80000 persone aggruppate, con il suo potere sulla natura, con le sue contraddizioni, con le sue guerre, con la sua disuguaglianza sociale.

    Fondamentale ricordare a questo punto come la visione del mondo sia totalmente cambiata: l’ uomo in seguito alla coscienza del suo nuovo potere sulla natura e sugli altri uomini, ha completamente cambiato le sue convinzioni: adesso la visione dell’ uomo rapportata al mondo è di tipo verticale, gerarchica. L’ uomo si erge al di sopra di tutto il creato, seguono gli animali, il mondo vegetale e quello minerale poi.

    La storia fin qui narrata si ispira a studi archeologici condotti in Mesopotamia, altri studi hanno confermato similitudini con l’ evoluzione di altre comunità umane in India, Cina, Eggitto e Sud America.


    https://marconisida.com/2007/10/03/societa...o-alla-civilta/
     
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9 replies since 10/3/2015, 10:26   75 views
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