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Daniel Apix.
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Io non mi riferisco solamente all'arte, intesa come la pittura, la scultura e così via, ma al senso artistico: quello che ognuno logicamente potrebbe avere. Parliamo infatti anche delle più piccole cose, come la gestualità del corpo, la propria maniera di vestirsi, l'arredamento di casa, anche la cucina e grossomodo la propria idea di bellezza. Certo, la cosa può sembrare piuttosto semplice: se devo scegliere che cosa usare per scrivere tra una penna stilografica ed elegante ed una biro, potrei considerare più lo scopo funzionale e scegliere la seconda, mentre potrei invece portare con me la prima e "circondarmi" di arte anche nelle prime cose; in tal caso, la seconda scelta "può essere considerata come l'espressione di un senso artistico, del bello, proteso all'eleganza". Ma quando si è vissuti sempre in mezzo allo scontato, in ambienti nei quali ognuno vestiva il classico jeans e maglietta per tutta la giornata, o in posti nei quali era la meschinità a dominare la compostezza e la classe, quando mi trovo davanti una qualsiasi espressione di raffinatezza, essa mi sembra così distante e armonica in maniera complessa, che io stesso, ammirandola, ammetto che non sarei in grado di elaborare. Io ho sempre attribuito al gusto l'arte del pensare, dal momento che ovunque porti il proprio ragionamento, c'è sempre una preferenza, nel nostro animo, che elaboriamo e sviluppiamo nei confronti dei vari aspetti del reale e che possiamo concretizzare intorno a noi con la creatività. Ciò significherebbe che in fondo il nostro stile rappresenta la nostra esperienza di vissuti e, quindi, la nostra persona. Eppure, mi sembra così complicato, e lo risulta ancora di più osservando quanto comuni siano i modi ed i gusti comuni, tanto da indurre a chiedermi: una persona che da sempre è stata influenzata dalla rudezza dei gesti di altri, come può uscire da un mondo così banale ed esaltare l'idea che si ha di sé e circondarsi di cose che per egli rappresentano il prezioso? Come si può in fin dei conti scoprire il proprio stile partendo da zero? Azzardare basta? Forse è proprio qui il problema? Quale è il confine tra arte e sciatteria? Tra la mia di protagonismo e il gusto artistico? 
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Il senso artistico e la sua espressione da cosa nasce? Quali sono i suoi elementi? |
