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Meglio la sincerità che fa male o la menzogna che fa bene?

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  1. wanial
     
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    buongiorno
     
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    Sarebbe sempre meglio la sincerità, che a volte può fare del bene, anche quando è negativa, e anche se in quel momento fa male
     
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  3. wanial
     
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    anche se si ha a che fare con un ammalato grave, dare l'illusione con una bugia è peggio della dura realtà?
     
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  4. Clora De Cloris
     
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    Meglio saper ponderare le parole che a volte possono essere davvero dolorose. E poi la sincerità e la verità non sono sempre necessarie.

    All' ammalato grave a volte si omette volontariamente ulteriore dolore oltre quello della malattia. Io non so se vorrei saperlo che sto per morire, ad esempio.

    Edited by Clora De Cloris - 25/3/2018, 20:30
     
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  5. wanial
     
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    già un dilemma che in certi casi fa optare per una bugia, grazie
     
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  6. Clora De Cloris
     
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    Di nulla 😊
     
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    CITAZIONE (wanial @ 25/3/2018, 16:14) 
    anche se si ha a che fare con un ammalato grave, dare l'illusione con una bugia è peggio della dura realtà?

    No infatti, purtroppo in quel caso, qualsiasi scelta fai, ha pesanti pro e contro. Non la penso come Clora, però capisco il suo pensiero, ed è condivisibile. Io sinceramente sarei per il libero arbitrio. Nel senso che quando si è molto malati, e si è consapevoli di esserlo, ricerchi la serenità attraverso il compiere quelle cose che ti possono far mettere il cuore in pace. Una persona deve avere il diritto di poter morire sentendo di aver portato a compimento quello che doveva. Mi sono trovato a vivere da vicino situazioni del genere, e quando sei malato gravemente, se si è ancora in grado di farlo, ripercorri mentalmente tante cose, e quelli che ti pesano di più, sono i pesi della coscienza. E con quelli vorresti fare i conti, e a volte alcune cose le si riesce ancora a sistemare
     
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  8. wanial
     
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    spesso chi è malato preferisce sentirsi dire che andrà tutto bene anche se di dubbi ne ha molti e non si può a quel punto dire esattamente le cose come stanno, personalmente anche io preferirei sapere la verità ma non so a quel punto cone reagirei, ora lo preferisco poi???...grazie
     
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    No, non si vuole sentir dire che andrà tutto bene. La ipocrisia la riconoscono, anche inconsciamente la percepiscono. Vuole persone intorno che ci credano in quello che dicono, che le trasmettono. Dare un senso alla sofferenza che si deve passare, e al suo lottare fino all ultimo, fino a quando c'è una speranza e una possibilità di uscirne. Comunque che lo voglia o meno, quel calvario lo deve vivere e affrontare, e noi dentro di noi riusciamo a capire come stiamo, al di là di quello che si dice agli altri. E quindi ha bisogno di persone che sappiano lottare insieme, non di essere isolata nella sua sofferenza, che quella persona percepisce, ma che se dall esterno trova incomprensione, non sarà di certo lei ad aprirsi sul suo malessere
     
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  10. wanial
     
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    certamente è come dici, ma dipende sempre dall'ammalato e dalle persone che ha intorno...mio padre, giovane e molto in gamba, sapeva cosa avesse, ero io a non saperlo e non capivo un accidente, sicuramente non avrei saputo trovare le parole, troppo piccola, ma ho sofferto senza sapere con lui fino alla fine...poi , da grande , ho reagito in modo diverso ho lottato per sei mesi giorno e notte con mio marito ed è andata bene, lui tipo che si sarebbe arreso subito io no, evidentemente erano due casi opposti , preso in tempo è stato operato sotto controllo per anni e anni e adesso procede tutto bene, ovviamente dipende dalla persona e dal caso..si sa ormai che a livello psicologico chi sta male deve mettercela tutta per poter superare ogni tipo di malattia, ma non tutti sono così e chi gli sta vicino dovrebbe sapere come comportarsi, e non è facile per nessuno
    grazie
     
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    Intanto mi dispiace dover leggere queste cose che hai passato... Si spera sempre di parlare per esempi, più che di vita vissuta, perché certe cose fanno davvero male... Da piccoli comunque si riesce a dare molto, viene compresa la nostra innocenza nel modo di vivere e percepire le cose, e anzi molte volte proprio in questa semplicità e ingenuità rispecchia l aiuto migliore che si può dare ad una persona malata. Un po' come quando si vede che dei malati trovano più conforto negli animali che nelle persone. Quando si cerca di dare un aiuto più maturo, è molto più facile sbagliare. Quindi direi che meglio di così non potevi affrontare entrambe le situazioni, e sicuramente sei da prendere da buon esempio. Siamo del tutto d accordo che non è per nulla semplice agire nel modo giusto più le cose sono complicate, e che ogni cosa è importante considerarla e affrontarla in modo a sé stante
     
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  12. wanial18
     
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    grazie ciao
     
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  13. Mauschen
     
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    Buon giorno :-)

    Concordo con te Space.
    E aggiungo che secondo me l' unica eccezione andrebbe fatta nei confronti di un bambino. Ha sempre bisogno di sognare e sperare a prescindere ....

    Ps son tornata dopo tantissimo tempo e sto trovando alcune discussioni interessanti :D

    Buona giornata Space :-) :-) :-)

    CITAZIONE (Space 86 @ 26/3/2018, 14:39) 
    No, non si vuole sentir dire che andrà tutto bene. La ipocrisia la riconoscono, anche inconsciamente la percepiscono. Vuole persone intorno che ci credano in quello che dicono, che le trasmettono. Dare un senso alla sofferenza che si deve passare, e al suo lottare fino all ultimo, fino a quando c'è una speranza e una possibilità di uscirne. Comunque che lo voglia o meno, quel calvario lo deve vivere e affrontare, e noi dentro di noi riusciamo a capire come stiamo, al di là di quello che si dice agli altri. E quindi ha bisogno di persone che sappiano lottare insieme, non di essere isolata nella sua sofferenza, che quella persona percepisce, ma che se dall esterno trova incomprensione, non sarà di certo lei ad aprirsi sul suo malessere
     
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    Le domande di Wania sono sempre interessanti ☺

    Condivido la tua aggiunta

    Buona serata ☺
     
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13 replies since 23/3/2018, 08:20   124 views
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