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Lucio Musto

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    Ciao



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    Buongiorno a tutti.
    Non so come stamattina sia capitato in questo Forum, che non avevo il piacere di conoscere,
    e mi sembra doveroso lasciare un saluto.
    Naturalmente dopo essermi presentato.

    Mi chiamo Lucio Musto, e sono un vecchietto quasi ottantenne di nessun valore e nessuna importanza
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    LM018_55
    27 gennaio 2019
     
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    Buongiorno Signor Musto. Ad averne di persone di nessuna importanza e valore come lei. Vivremmo di sicuro in un mondo mille volte migliore di come è diventato oggi.
     
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    Mi spiace doverla deludere, signor Space 86 (86 è il suo anno di nascita?... che bello! è 15 anni anni più giovane del più giovane dei miei figli!)...
    mi spiace deluderla, perché questo mondo, così carente come sembra a lei ed oggettivamente è, lo abbiamo fatto noi, almeno per metà, e forse più,
    e per il resto... l'avete fatto voi, con gli strumenti, e l'educazione, e i condizionamenti, e le assurdità che vi inculcammo noi...
    naturalmente aggiungendovi del vostro.

    Ecco perché i vecchi sorridono poco e muoiono: per la vergogna di sé stessi e la preoccupazione per i propri nipoti, loro eternità in terra!
     
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    La ringrazio davvero per la risposta :) sí, sono dell 86, e sono pure io di solito considerato un vecchietto per i forum e social, quindi online siamo sulla stessa barca io e lei :)

    purtroppo l essere umano per sua natura non è una macchina perfetta. sbaglia, commette errori, che possono creare grossi danni alla società, di cui pure loro stessi fanno parte. è chiaro che su alcune cose ne ho più una visione da libri di storia, anche se non ho mai disdegnato di cercare di capire da chi ci ha vissuto in quegli anni, come stessero veramente le cose

    io credo che tra fare/disfare, dopo la seconda guerra mondiale era stato restituito un mondo più libero, che era riuscito a resettare tanto male, tanti problemi. credo che questa opportunità è stata usata malissimo dalle generazioni successive, ma soprattutto adesso siamo arrivati al punto di non ritorno. quando il progresso diventa distruttivo, quando ci si bea dell identità di homo sapiens sapiens, è una forma di narcisismo in cui manca del tutto l umiltà per cercare di porre rimedio agli errori e sbagli. è questa la grande differenza. e lei ne è l esempio, e lo dimostra nelle sue parole. come la umiltà di prendersi colpe in modo fin eccessivo, era qualcosa che andava a riequilibrare anche la parte fortemente negativa e distruttiva, che è sempre esistita, è l altro lato dell essere umano
     
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    le cose dell'universo si evolvono, e quasi sembrerebbe verso un prefissato punto d'arrivo,
    e così anche l'umanità, che all'universo appartiene.

    Ma la via è contorta come quella di un pigro fiume di pianura, ricca di diverticoli, meandri, ripensamenti, rifacimenti,
    deviazioni apparentemente inutili.
    Ognuno di noi non vede, non vive che un infinitesimo tratto di questo fluire "comunque" verso la conclusione, e di quel piccolo tratto
    è giusto ed onorevole che se ne senta corresponsabile.
     
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    anche io sono abbastanza fatalista nella concezione della vita, dell universo. però credo che ci si sta mettendo seriamente d impegno, per attirarci fatalità sempre più negative, mettiamola così. si diceva della predizione dei Maya, pensando alla apocalisse come unica possibile fine del mondo. io penso invece che in un certo senso da quella data c è stata una certificazione dell involuzione dell umanità, senza più punti di ritorno

    in questo c è differenza anche tra me e lei. io non riesco e non voglio prendermi colpe che non sento mie. forse già perché vengo da una generazione di perdita maggiore di umiltà. però credo che il mondo di oggi non lo si può cercare di arginare così. c è talmente tanta sfacciataggine in giro, che la massa sono loro, e se uno non si sente dei tali, deve dirselo a se stesso, in modo da non avere quella fragilità che porta alla omologazione di pensiero, e quindi a cedere alla massa, e finire per farne parte di essa. come sento anche dei 2000 che vivono come un offesa essere raggruppati in quella categoria, da cui prendono ancora piu le distanze di come posso fare io verso la mia di generazione. anche in questo mi da l idea che piu si va indietro nelle generazioni, e piu si riusciva a concepire il concetto di massa come più positivo, e il male nelle mani del potere di pochi
     
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    Non c'è alternativa, gentile amico!
    O si sente nella mischia, attore della battaglia, come perdente, vincente, astenuto o distratto (ma in ogni caso egualmente responsabile della situazione) o non c'è proprio, ed è come se non esistesse, e non ha diritto né di giudizio né di mugugno!

    I tempi cambiano, pian piano, dall'oggi al domani?... nossignore, non sono i tempi, loro sono neutri, siamo noi che li riempiamo a farne quello
    che sono... ognuno per la sua parte, ognuno goccia nel tutto ed ognuno di noi è nato da un singolo embrione, che già allora, dal primo istante
    era "altro" da sua madre.

    Lei c'era?, io c'ero?... abbiamo la stessa identica colpa!... non "Tutta" la colpa, ovviamente! quella va divisa fra tutti, un po' per uno,
    ma nessu
     
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    battagliero lo sono abbastanza :) quando si tratta di far capire le mie ragioni, le difendo strenuamente. sono però aperto alla riflessione, ma spesso è impossibile creare un dialogo come quello che sto avendo con lei. di solito chi ha una tesi avversa, quando non sa come esporla, preferisce creare attacchi personali, insulti, e quando questo avviene divento ancora piu "oltranzista" nella mia di posizione. e quindi poi anche con lei finisco per apparire molto che vado per la mia direzione, ma non è cosi, è un accumulo di posizione cristallizzata. ascolto e leggo con piacere delle tesi che portano elementi ad una riflessione anche differente dal mio modo di pensare sull argomento. anche se non saprei in questo caso come rispondere, perché resto della mia idea. probabilmente perché do molta valenza al concetto di attenuante. spesso mi sembra che l errore principale che si commette, è che uno sbaglio va coperto con un altro sbaglio, perché è impossibile porvi rimedio. così anziché sbagliare una volta,si rafforzano i propri errori sbagliando doppiamente, e cosi via
     
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    si, credo di conoscere anch'io la situazione, ma non me ne adombro.

    In realtà la discussione non serve mai (o quasi mai) a far cambiare le idee a qualcuno per assoldarlo alle proprie,
    è una fatica improba e, ne potremo discutere a parte, spesso controproducente.
    Il dialogo ha altre due funzioni, assai più importanti e fruttuose.

    La prima è quella di chiarire e perfezionare le proprie idee. Argomentando per un altro, si è costretti a riflettere bene su quello
    che si dice o si scrive, si levigano le imperfezioni, si individuano i punti salienti e quelli deboli... in una paralo si fa un sano
    approfondimento del proprio pensiero.

    La seconda, altrettanto importante è quella di fornire all'interlocutore un diverso punto di vista, una nuova "cultura" del problema.
    Se il nostro argomentare sarà ben fatto, l'altro l'acquisirà nel suo bagaglio culturale e in seguito, chissà, le nostre idee ben esposte
    potranno essergli utili per evolvere il suo sentire, modificarlo, perfezionarlo, e magari, perché no?, rendere meno marcata la dicotomia
    fra di noi.

    Da non trascurare infine il fatto che, se si ottenesse questo risultato, non sarebbe per prevaricazione e suggestione nostra, ma per sua
    libera scelta: e noi non dovremmo sentircene responsabili.
     
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    sono completamente d accordo :) mi piacciono le persone che hanno l umiltà di sapere che non si smette mai d imparare. anche quando hanno già raggiunto una certa oggettiva saggezza. ma ogni piccola/grande cosa può portare un insegnamento, un arricchimento, che non si sa mai possa tornare utile. più cose si sanno, meglio è. l intelligenza sta nel saper mettere e conservare nei giusti cassetti ogni cosa, in modo da quell ordine saper come e quando ritrovarla, tirarla fuori e combinarla nel modo più opportuno con le situazioni che ci si presentano di fronte. io la trovo anche una cosa piacevole, non una costrizione, come da l impressione di essere per alcuni
     
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    si!
     
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    Lucio mi riconoscerai???
    Hai scritto nel forum verde.
    Ogni tanto scrivo qui, quando la questione stuzzica il mio intelletto e non si tratta di domande fini a se stesse e retoriche.
    Vi ho letto con piacere soprattutto il rimarcare che discutere non è contrapporre ma sforzo di crescita, ma se a guidarci c'è onestà intellettuale, e non tifo da ultras...e questo purtroppo è sempre più la norma.
    Ma è tipico nei periodi di crisi, ciclici, cercare rifugio alle insicurezze in pochi slogan viscerali mettendo da parte la ragione.
     
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    Ciao Fulvio, non solo ti riconosco, ma mi ricordo benissimo di te!
    Anzi (guarda combinazione!) proprio ieri, o l'altro ieri, ho riportato sul mio forum un paio di miei interventi
    pubblicati su Forum Verde a suo tempo, sugli sviluppi della mia presentazione che titolava "Un saluto"

    Parteciparono, oltre te, anche miaxx, crucifiction, e Violet Tear

    se ti interessa, ti passo il link

    https://armia.forumfree.it/?t=76771728


    Io, sempre in giro per forum (oltre al mio, ovviamente, che mi impegna stabilmente), e tu?
    anche tu girandolone o sempre legato a Forum Verde?
     
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    Il forum verde è un po.

    Deserto...
    Ma non dispero.
     
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    anche ARMIA, succede sempre d'estate, ed in questo periodo tutti i forum sono in regressione.
    La più parte dell'utenza ha migrato verso forme di aggregazione più moderne e veloci, tipo Twitter o Facebook.
    Quelli che resistono (almeno nel campo letterario, sono quelli che propongono gare e concorsi, perché alla gente
    piace soprattutto giocare e mettersi in mostra.
     
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17 replies since 27/1/2019, 09:17   114 views
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